Domani è il mio compleanno...e cade di giovedì, proprio come quando sono nata 23 anni fa.
Sarei dovuta uscire per festeggiare già questa sera (non che ci tenga a fare festeggiamenti particolari, era una scusa per poter uscire il mercoledì sera-eh sì, i miei ancora devono dire la loro sulle uscite infrasettimanali-).
A causa dell'università...sono a casa...a NON fare quel che dovrei fare.
È più forte di me. Quando sono forzata a fare una cosa, che già di per sé non è piacevole, faccio di tutto per rimandarla all'ultimo momento. E poi sono lì, con un peso sullo stomaco, dovrei fare ma non faccio, ho la coscienza sporca, dormo anche male e sogno le cose peggiori collegate al Politecnico, come io che vago invano per l'edificio N alla ricerca dell'aula, la tipografia chiusa per qualche inspiegabile motivo, il computer che non funziona più e perdo tutta la tesi...
Però col cavolo che mi servirà da lezione per la prossima volta! So che farò tanti buoni propositi nella mia testa, e lì rimarranno.
Strano, perché con le altre faccende di vita quotidiana non sono affatto così, anzi, «prima si inizia e prima si finisce», è il mio motto. E sono anche precisa e ordinata nello sbrigare tutto ciò che non è vita universitaria, anche le cose più pallose, come andare in posta. Boh.
Riproverò a mettermi davanti a Photoshop…qualcosa ne uscirà.
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